I SAVOIA IN PIEMONTE: CARLO EMANUELE I

Carlo Emanuele I è un personaggio Savoia dalla vita complicata. Inseguito ancor prima di nascere da oscure predizioni di morte che la leggenda attribuisce a Nostradamus, la sua è una vita spericolata, sia nelle scelte politiche che sui campi di battaglia o in amore. Per capirne la grandezza dobbiamo entrare in palazzi e castelli a lui familiari, e salire fino in cima al Magnificat, una delle opportunità culturali più entusiasmanti che il Piemonte offre.

Giunto nella medievale piazza Santorre di Santarosa, il salotto buono di Savigliano, potrai ricevere le prime informazioni utili presso l'Ufficio Turistico della città, allestito in una inconfondibile e caratteristica edicola. Riceverai indicazioni semplici: oltre l'Arco di Trionfo, in pochi passi si raggiunge palazzo Muratori Cravetta, interessante esempio di architettura manierista. Qui, nel 1630, in una stanza al piano terra, muore il Duca Carlo Emanuele I di Savoia. La camera, tuttora visitabile, sorprende per il superbo soffitto a cassettoni, decorato con più di 150 formelle lignee dipinte con stemmi nobiliari e scene di vita comune.

La vera particolarità è però un'altra e riporta a Nostradamus, il più celebre astrologo e occultista del XVI secolo. Giunto a Torino nel 1561 per assicurare a Emanuele Filiberto e Margherita di Valois la nascita del tanto atteso erede maschio, l'autore delle «Centuries et prophéties» ne avrebbe predetto anche la morte, «sulla strada di Gerusalemme, quando un nove si troverà davanti a un sette». Fatalità vuole che palazzo Muratori Cravetta sorga proprio in contrada Jerusalem e che Carlo Emanuele I, al momento della sua morte, si trovasse nel sessantanovesimo anno di vita, l'ultimo prima dell'ingresso nel settantesimo.

Per continuare a indagare la vita del duca Savoia, soprannominato Testa di Fuoco per le sue qualità militari, raggiungi comodamente in poco più di un quarto d'ora d'auto - oppure in treno o in bicicletta - il Castello di Fossano. Nato come fortezza, svetta con le sue quattro torri nel centro storico della città, di cui è il simbolo indiscusso.

La visita guidata proposta dall'Ufficio Turistico, nella corte interna del maniero, ti condurrà nella sala affrescata dal pittore fiammingo Jan Kraeck proprio in onore di Carlo Emanuele e della sua sposa, l’Infanta di Spagna Caterina d’Asburgo. In occasione del loro viaggio nuziale dalla penisola iberica a Torino, nel 1585 la coppia soggiornò in Castello, e a loro furono dedicati sontuosi festeggiamenti, rievocati ogni anno a Fossano dal Palio dei Borghi - La Giostra de l'Oca.

Il weekend in Piemonte sulle orme di Carlo Emanuele I continua il giorno successivo, a Vicoforte, una trentina di km a sud di Fossano. Sulla piazza centrale del piccolo borgo noterai il monumento dedicato al duca Savoia, realizzato a fine '800 dal celebre scultore Pietro della Vedova. Il tuo sguardo sarà però attratto verso l'alto, per osservare il Santuario di cui Carlo Emanuele fu il primo grande sostenitore. La sua è la cupola ellittica in muratura più grande del mondo, decorata da un affresco di oltre 6.000 metri quadri. Grazie all’esperienza di visita Magnificat, indossa elmetto e imbrago per un’avventura mozzafiato, la salita di 60 metri fino alla sua sommità.

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