PARCO NATURALE DEL MARGUAREIS

Il Parco del Marguareis, istituito nel 1978, tutela 7.900 ettari di ambiente alpino ripartiti sulle alte valli Pesio e Tanaro e sui comuni di Chiusa Pesio, Briga Alta e Ormea. A partire dal 2016 fa parte, insieme al Parco Naturale delle Alpi Marittime, dell’Ente di Gestione delle Aree protette delle Alpi Marittime. Ha il suo cuore e il suo simbolo nel massiccio calcareo del Marguareis, compreso nella nelle Alpi Liguri, che ospita uno dei più importanti sistemi carsici d’Europa.  

PARCO NATURALE DEL MARGUAREIS
Via Sant’Anna, 34
Chiusa Pesio

Tel.:

+39 0171 976 800


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Dalla punta del Marguareis, a 2,652 metri di altitudine, e da buona parte dei rilievi vicini lo sguardo spazia dalla Corsica al Monte Rosa. Al di sotto dei 2.000 metri, splendidi boschi di abete bianco, faggio e larice fanno ombra agli escursionisti, mentre negli ambienti più in quota più difficili vegeta l’ostinato pino mugo.

Hot spot di biodiversità sospeso fra le Alpi, la Provenza e il bacino del Mediterraneo, il Parco ospita un’eccezionale varietà di specie floristiche – con specie alpine continentali accanto a piante caratteristiche della vegetazione mediterranea. Varia e ricca anche la presenza della fauna, dove sono ben rappresentate le più tipiche specie alpine: caprioli, cervi, camosci, marmotte, aquile e fagiani di monte. A completare l’ecosistema della Valle Pesio, a metà degli anni ’90 qui si è insediato il primo branco stabile di lupo documentato sulle Alpi italiane: il miglior sigillo di un ambiente alpino integro e vitale. 

Un’ottima rete sentieristica e gli accoglienti rifugi presenti sui due versanti del massiccio del Marguareis permettono agli escursionisti di scoprire l’area protetta prendendosi il tempo di assaporarne i panorami luminosi e aperti. Particolarmente frequentato è il Tour del Marguareis, percorribile in cinque o sei tappe. Molti dei percorsi del Parco ricalcano le antiche “vie del sale”, tracciati di comunicazione fra la Pianura Padana e il mare. La più famosa è la splendida strada militare Limone-Monesi, nota anche come Alta Via del Sale che passa sul confine meridionale del Parco. Più a valle, l’impronta della storia è ben presente nell’eredità che i monaci della Certosa hanno lasciato in Valle Pesio: un’attenta gestione forestale che oggi il Parco porta avanti con impegno e passione.

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