LE PITTURE DI HANS CLEMER

Il pittore fiammingo Hans Clemer ci ha donato alcune delle più prodigiose rappresentazioni sacre del tardo Quattrocento piemontese, tanto da meritarsi il titolo di “maestro d’Elva”. Conosciamo l’artista attraverso le sue più grandi opere, conservate a Saluzzo e nelle Valli Occitane, strizzando l’occhio alle tante opportunità gourmet che il territorio offre. 

Not to be missed

La Madonna della Misericordia

Valle Maira

Veniva da lontano Hans Clemer, dalle Fiandre, ma per tutti è il “maestro d’Elva”. Non si sa molto di questo artista, attivissimo a fine Quattrocento nel Marchesato di Saluzzo. Del suo talento parlano le sue straordinarie opere, al tempo stesso raffinate e di grande potenza espressiva.

Sei a Saluzzo, capitale di quel marchesato che tra il XII e il XVI secolo ha tenuto testa alle grandi potenze limitrofe, dimostrando anche il mecenatismo dei suoi Signori. Il suo centro storico conserva ancora oggi il suo aspetto medievale ed è affascinante percorrere le sue vie, specialmente nella parte alta della città su cui svetta la Castiglia, un tempo fortezza, poi carcere e oggi centro museale.

Percorri via San Giovanni passando di fronte alla splendida chiesa omonima, poco oltre raggiungi Casa Cavassa, anch’essa oggi museo. Lo splendido edificio viene costruito nella seconda metà del Trecento e nel Cinquecento arriva al suo massimo splendore. Numerosi intellettuali si trattengono nelle sue sale, decorate da pittori e scultori in stile rinascimentale. Sulla facciata esterna troviamo un’opera di Clemer, una serie di scene delle Fatiche di Ercole affrescate a grisaille.

La casa nel 1883 entra nelle mani del marchese Emanuele Tapparelli d'Azeglio che la restaura eliminando tutti gli elementi successivi al Sedicesimo secolo e conferendogli l’aspetto attuale. Al piano terra, nel percorso tra gli incantevoli ambienti, si incontra una sala le cui pareti corre un ricco coro ligneo, che a sua volta fa da cornice a un’altra opera di Hans Clemer: la Madonna della Misericordia. La pala lignea, ricoperta di lamina d’oro, ritrae la Vergine con le braccia aperte in segno di protezione, mentre ai suoi piedi le rendono omaggio i marchesi di Saluzzo con la Corte.

Ai piedi del centro storico puoi scoprire il fascino della cattedrale e poi dedicarti a gustare la tradizionale enogastronomica locale, partendo dalle specialità delle vicine montagne e le bontà del territorio occitano, come formaggi e primi piatti imperdibili, fino ai vini delle Colline Saluzzesi. L’accoglienza nelle strutture del territorio e calorosa, sia che tu scelga un hotel, un b&b o una più lussuosa dimora storica.

Nella seconda giornata, raggiungendo la splendida Valle Maira, la tradizione occitana si fa sempre più palpabile. Elva è un piccolissimo e remoto villaggio che sembra essersi fermato ad un passato ideale, con le casette in pietra che guardano a un paesaggio incontaminato, in cui la natura ha ancora il sopravvento. Poco oltre il palazzo municipale, ecco di fronte a te la piccola chiesa parrocchiale, chiaramente di origine medievale. Sulle pareti del presbiterio l’artista fiammingo ha raffigurato una intensa Crocefissione e alcune scene della vita di Maria. Nella rappresentazione spicca il sapiente uso del colore e la maestria prospettica che conferiscono un intenso pathos all’opera. 

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