GEO-TREKKING: UN’AVVENTURA ALLA SCOPERTA DELLA STORIA DELLA TERRA

Prima che le Alpi emergessero dalla crosta terrestre a causa della collisione tra placche, il Piemonte era parte di un immenso oceano primordiale, il Tetide. Nelle ere successive sedimenti, glaciazioni e altri sconvolgimenti naturali hanno plasmato il territorio che oggi vediamo. Andiamo, nelle vesti di geologi ed esploratori, alla ricerca delle incredibili testimonianze del mondo delle origini, nascosto sotto ai nostri piedi.

Not to be missed

Altopiano della Gardetta

Grotte di Bossea, del Caudano e dei Dossi

La Valle Maira è tradizionale custode di una cultura antica, quella occitana, ma la sua terra racconta delle ere passate, quando non erano gli uomini ad abitarla, ma giganteschi animali ormai estinti o, ancora prima, piccole creature marine. Non a caso l’altopiano della Gardetta, che puoi raggiungere facilmente a piedi anche con i bambini, è inserito tra i Patrimoni Geologici Italiani. Rocca la Meja svetta con il suo profilo frastagliato, mostrandoti tutte le stratificazioni che nei millenni si sono succedute, “schiacciate” in verticale dalla spinta dei continenti. Poco lontano i ritrovamenti sono eccezionali. La roccia racconta il suo passato di spiaggia, con i suoi movimenti ondulati che sembrano strappati da un atollo tropicale, proprio accanto a delle impronte di ticinosuco, un rettile ancora più antico dei dinosauri.  

Di ritorno verso la pianura, non rinunciare a fermarti alla Riserva Naturale dei Ciciu del Villar, a Villar San Costanzo. I ciciu, pupazzi in piemontese, non sono altro che particolari formazioni a forma di fungo, il cui “cappello”, di materiale più duro, ha protetto la porzione di terra sottostante dall’erosione. Il risultato è un paesaggio da fiaba tra il verde della vegetazione. Una giornata in Valle Maira non può che concludersi con un tour gastronomico dal gusto occitano. 

Il giorno successivo è tempo di attraversare la provincia dirigendoti verso sud. Il sottosuolo delle Alpi Monregalesi cela altre meraviglie che attendono di essere scoperte. Sono tre le grotte tra la quali puoi scegliere. La Grotta di Bossea, di dimensioni grandiose e ricchissima d’acqua, è nel comune di Frabosa Soprana. Negli ampi ambienti trovi anche una cascata e lo scheletro dell’Ursus Spelaeus, una specie di orso ormai estinta. La Grotta del Caudano, a Frabosa Sottana, è parte di un insieme di gallerie tra le più estese d’Italia, mentre alla Grotta dei Dossi di Villanova Mondovì spetta un altro record nazionale. La sovrapposizione di minerali e materiali differenti ha reso questi antri tra i più colorati del paese. Qualunque grotta tu scelga di visitare ricorda di portare con te l’abbigliamento adatto, la temperatura interna è sempre di 9° C.

Nuovamente in superficie, puoi spostarti verso il territorio delle Langhe, più precisamente a Clavesana. Le rocce argillose che formano queste terre sono ingrediente essenziale per produrre le eccellenze vitivinicole che hanno reso celebri la regione. Il fiume Tanaro nel corso dei secoli ha eroso i fianchi delle colline, mettendo a nudo la roccia chiara in spettacolari calanchi, a picco su spiagge sabbiose in riva al fiume. Qui si trovano resti di fossili marini che ancora una volta ti ricordano quanto sia cambiato il panorama in questo angolo di mondo e quanto, lentamente, sia ancora destinato a cambiare.

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