Le vie Levis e Roma corrispondono all'antica strada nord-sud che attraversava Racconigi e sulla quale sorsero ben due piazze. La strada verso ovest, via Morosini, porta al Castello Reale. Vi si affaccia la chiesa della Confraternita della Santa Croce. A est la suggestiva via Spada conduce verso la pieve di Santa Maria Maggiore, uno degli edifici religiosi più antichi della città. A pochi passi c’è l'omonima porta urbana.

Piazza degli Uomini risulta porticata fin dal ‘200 ed è da sempre il centro del commercio cittadino. Un documento del '700 mostra che era più piccola e che ospitava la cappella di San Giovanni Battista, patrono della città. A ricordarla resta un altorilievo che rappresenta il Santo posto su un pilastro di Palazzo Ferrero. Accanto è posta la lapide che riporta alla peste del 1630 ricordata da Alessandro Manzoni ne «I Promessi Sposi». Molte famiglie che avevano relazioni con i Savoia possedevano qui un’abitazione. L’eleganza delle facciate evidenzia l’importanza dei proprietari.

Su questa e sulla piazza Roma, detta “delle Donne”, si svolgeva il tradizionale mercato del giovedì, arricchito poi da quello del sabato. I documenti tra '300 e '800 ricordano i prodotti venduti e l'attenzione per la qualità, a dimostrazione che la ricerca dell’eccellenza per Racconigi è una tradizione. 

Oggi i produttori di Racconigi si distinguono ancora per la cura del prodotto e la ricerca del legame con il territorio. Il miele locale è stato più volte premiato, i prodotti di cosmesi ricavano le materie prima dalla tradizionale coltivazione di erbe officinali. Il Real Biscotto di Racconigi, la Mora da Gelso, richiamo all’allevamento dei baco da seta, e il Real Cappone, al quale è legata la cinquecentesca fiera di Santa Lucia, sono oggi i prodotti di denominazione comunale e sono protagonisti sulle tavole dei ristoratori locali.