CHIUSA DI PESIO

CONNUBIO TRA STORIA E NATURA

Chiusa di Pesio è caratterizzata da una vegetazione rigogliosa che dalle colline di castagni secolari risale tra le foreste di abeti e faggi, fino al massiccio del Marguareis. Vanta una storia millenaria ed è la meta ideale per chi, alla natura, vuole unire storia, cultura ed enogastronomia.

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Chiusa di Pesio sorge tra le alture del monte Cavanero e Mombrisone, sulle cui sommità sono situati rispettivamente i ruderi del castello Mirabello, che dominano l'abitato, e una palazzina di caccia ottocentesca. Le principali frazioni sono San Bartolomeo e Vigna, situate nella parte più alta della Valle, mentre Combe, Santa Maria Rocca e Abrau si distendono verso la pianura.

Il territorio è attraversato dal torrente Pesio, che nasce dalla sorgente del Pis a circa 1.500 metri sul livello del mare. Le piogge di superficie e la neve che si sciolgono, penetrando nelle cavità sotterranee del terreno carsico, alimentano cunicoli, sifoni e laghi sotterranei, dando origine in primavera alle splendide cascate del Pis del Pesio. L'itinerario, spettacolare per gli ambienti, si svolge all'interno del Parco del Marguareis con un percorso che parte dal Pian delle Gorre. 

I primi insediamenti nel territorio, di cui abbiamo testimonianza presso il Complesso Museale Cavalier Giuseppe Avena, risalgono all'età del bronzo. Caratterizzato dalla grande Torre Civica quadrata e dalle stanze interne che conservano soffitti a botte affrescati, questo edificio ospita il Museo con la sezione archeologica dedicata al Monte Cavanero, la collezione della Regia Fabbrica dei Vetri e Cristalli, il Museo della Ceramica e il Museo della Resistenza. Il Palazzo del Marchese, attuale sede del municipio, ospita inoltre la mostra fotografica permanente che presenta le immagini dedicate ai fiori della Valle Pesio realizzate da Michele Pellegrino e le opere di Bartolomeo Giorgis e di altri artisti.

A dieci chilometri circa di distanza dal centro si incontra la Certosa di Pesio, fondata dai monaci certosini nel 1173, ingrandita e ridisegnata in varie epoche storiche. Da sempre simbolo della valle, con il ritorno dei Missionari della Consolata è tornata a essere un luogo di quiete e tranquillità. 

Al parco archeo-didattico della Roccarina, oltre all’attrezzato centro didattico, è possibile visitare la ricostruzione di parte di un villaggio dell’Età del Bronzo. A pochi passi di distanza, in uno dei punti più panoramici di Chiusa di Pesio, ecco invece una Big Bench, panchina gigante ideata dal designer Chris Bangle. 

Numerosi sono gli richiami gastronomici del territorio. Da non perdere il Marrone di Chiusa e il Testun della Valle Pesio, formaggio grasso a pasta cruda duro e compatto.

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