CHIESA DELLA SS. TRINITÀ - FOSSANO

La Chiesa della Confraternita della Santissima Trinità di Fossano è uno dei più suggestivi esempi di Barocco piemontese del Cuneese. L’edificio fu commissionato dalla Confraternita dei Battuti Rossi, laici dediti all’assistenza e alla beneficenza, ancora oggi attiva nel mantenimento e nella valorizzazione del bene.

Orari

Aperta tutte le domeniche dalle ore 15 alle ore 18.30.

Prima di partire verifica l'apertura contattando i riferimenti indicati.
CHIESA DELLA SS. TRINITÀ - FOSSANO
Via dell’Ospedale, 2
Fossano

Tel.:

+39 0172 60 160


Email: iatfossano@visitcuneese.it
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La Chiesa della Confraternita della Santissima Trinità, detta dei Battuti Rossi, realizzata a partire dal 1730 e consacrata nel 1739, è uno dei più suggestivi esempi di Barocco piemontese del Cuneese. Fu progettata dall’architetto monregalese Francesco Gallo, che nel decennio precedente avere realizzato a Fossano l’adiacente ospedale.

Il complesso, posto a una delle estremità della centrale via Roma, presenta un compatto paramento in laterizi, tipico delle architetture del Gallo, e unisce la mole dell’ospedale con l’aspetto curvilineo della chiesa. Le decorazioni degli interni sono opera dei fratelli Pietro Antonio e Giovanni Pietro Pozzo per le finte architetture, di Michele Antonio Milocco per gli affreschi, di Cipriano Beltramelli e Bernardino Barelli per gli stucchi. Il risultato è un vero e proprio trionfo di luce e colori.

L’interno, a croce greca, con due cappelle laterali e un profondo presbiterio semicircolare, vede collocata sull’altare maggiore una bella pala ovale con Crocefissione e SS. Trinità. Si affacciano dall’alto delle pareti dodici matronei lignei scolpiti e laccati, opera di minusieri locali, che consentivano ai ricoverati dell’ospedale, collegato alla chiesa, di assistere alle funzioni religiose.

L’edificio fu commissionato dalla Confraternita dei Battuti Rossi, dedita all’assistenza dei malati e alla beneficenza, ancora oggi attiva nel mantenimento e nella valorizzazione del bene. Esistevano altre due confraternite in città: quella del SS. Sacramento o del Gonfalone, detta dei Battuti Bianchi, che si occupava di raccogliere fondi per liberare i cristiani caduti prigionieri degli infedeli; e quella di San Giovanni decollato o della Misericordia, detta dei Battuti Neri, che assisteva i carcerati e i condannati a morte.

FOSSANO, LA CITTÀ DEGLI ACAJA

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