
CRISSOLO, VALDIERI, VALLE GESSO, VALLI PO BRONDA E INFERNOTTO
TRAVERSATA PIAN DELLA CASA DEL RE - RIFUGIO REMONDINO
11 km
I valloni Assedras e di Balma Ghiliè, tributari della valle Gesso della Valletta, sono collegati da un lungo percorso in quota che si sviluppa ai piedi delle cime Nasta, Bastione, Brocan, Ghiliè e Mercantour. Un itinerario per intenditori che attraversa alcuni tra gli ambienti più solitari e selvaggi delle Alpi Marittime regalando visuali spettacolari sulle cime nei dintorni e sulla magnifica balconata dei laghi di Fremamorta.
Difficoltà
E/EE
Distanza
11 km
Quota di partenza
1765 mt
Punto più basso / più alto
2800
Stagione
ESTATE
Target
SPORTIVO
La traversata non presenta particolari difficoltà, ma è consigliata a escursionisti esperti perché pur essendo marcata con segnavia richiede costante attenzione per trovare la giusta direzione. Inoltre fino a estate inoltrata potrebbero essere presenti lingue di neve residue.
Si ricorda che l'ambiente montano è soggetto a continui mutamenti, con condizioni che variano in base al meteo, alle stagioni, ai cambiamenti climatici e agli interventi antropici. Gli autori e l'ATL del Cuneese declinano ogni responsabilità per eventuali incidenti o altre conseguenze dannose derivanti dall'uso delle informazioni fornite. Ogni itinerario viene ripercorso a proprio rischio e pericolo.
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Tappa 1 – Pian della casa del re–Rifugio Remondino
Dati tecnici
Ascesa: 700 m circa
Lunghezza totale: 3 km circa
Altitudine partenza: 1.765 m
Altitudine massima: 2.464 m
Difficoltà: E
Descrizione del percorso
Dal fondo del parcheggio sterrato, poco prima della sbarra, imboccare il sentiero che si stacca a sinistra diretto verso il rifugio Remondino. La comoda mulattiera parte in falsopiano tra ginepri e larici e supera una sorgente. Poco oltre tralasciare a destra la deviazione per il rifugio regina Elena.
Il sentiero svolta nel vallone Assedras accentuando la sua pendenza. Superati i 2.000 m di quota oltrepassare su passerella il torrente spostandosi sul versante sinistro orografico. Trascurata un po’ oltre la deviazione per il vallone di Balma Ghigliè (da cui si farà ritorno) proseguire guadando nuovamente il torrente per tornare sul versante destro orografico.
Salire con numerosi tornanti tra larici sempre più radi sulle pendici delle severe cime della Madre di Dio e Maubert. Un traverso verso sud-est conduce a una sorta di canale pietroso da risalire con altri zig-zag.
Lasciata a sinistra prima la deviazione per il rifugio Bozano e poi quella per l’impressionante passo dei Detriti (via normale per l’Argentera), continuare su gradoni di roccia fino a raggiungere l’ormai vicino rifugio Remondino (2.464 m), arroccato su un terrazzo roccioso ai piedi della cima di Nasta. Il rifugio è dedicato a Franco Remondino, sottotenente degli alpini e giovane promessa dell’alpinismo cuneese, scomparso nel 1931 durante una scalata sulla Rocca Gialeo.
Tappa 2 – Rifugio Remondino–Pian della casa del re dal colle est del Mercantour
Dati tecnici
Ascesa: 350 m circa
Discesa: 1.050 m circa
Lunghezza totale: 8 km circa
Altitudine partenza: 2.464 m
Altitudine massima: 2.800 m
Difficoltà: EE
Descrizione del percorso
Dalla scalinata all’ingresso del rifugio Remondino proseguire verso est su una traccia ben marcata da tacche bianche e rosse. Dopo un breve tratto pianeggiante tra massi ed erba riprendere a salire su terreno via via più aspro composto prima di sfasciumi, poi di rocce granitiche compatte e infine da gneiss.
Insinuarsi nella bastionata rocciosa e, sfruttando i suoi punti deboli, risalire facili roccette (passaggi di I non esposti) sbucando su una serie di ripiani e conchette rocciose. Salendo appare improvvisamente a sud-est il Bastione.
Guadagnati con fatica quasi trecento metri di dislivello approdare alla grande conca superiore chiusa dalle cime di Nasta, Baus e Bastione. Il paesaggio è di alta montagna, il posto roccioso e inospitale.
Intorno ai 2.770 m le tacche proseguono verso destra mentre alcuni ometti conducono a sinistra. Ignorando questi ultimi proseguire per un centinaio di metri lineari fino a quando il percorso si sdoppia (indicazioni su un grande masso).
Tenendo la destra contornare con alcuni saliscendi la parete ovest del Bastione toccando il punto più alto del trekking (2.800 m). In basso si lascia una conchetta rocciosa, punteggiata da minuscoli specchi d’acqua senza nome, situata nell’alta valle di Nasta ai piedi della Catena del Cai.
Giunti a un bivio (2.789 m) lasciare a sinistra il sentiero per il colle di Brocan e imboccare quello diretto verso sud, prevalentemente in discesa e con qualche breve risalita, prima ai piedi della cima di Brocan e poi della Ghiliè. Pur essendo marcato con tacche e ometti il percorso richiede costante attenzione per trovare la giusta direzione.
Dopo un lungo percorso si raggiunge una sorta di altopiano roccioso. Appena a monte del sentiero, incastonato in una conca detritica ai piedi della cima Ghiliè, si trova un piccolo lago senza nome (2.662 m) raggiungibile con una breve deviazione.
La traccia prosegue verso destra, in direzione della cima del Mercantour, facendosi largo tra ondulati dossi di erba, rocce montonate e pietrame rotto, perdendosi un po’, fino a raggiungere il colle est del Mercantour (2.639 m, col du Guilié per i francesi), affacciato sul vallon des Erps, tributario della vallée du Boréon.
Senza sconfinare in Francia svoltare a destra su sentiero nuovamente evidente iniziando la lunga discesa nel vallone di Balma Ghiliè. Attraversando conche detritiche (possibili lingue di neve residue fino a estate inoltrata) si lascia a sinistra la deviazione per il vicino colle ovest del Mercantour. Lungo la discesa su incontrano cascatelle e si superano alcuni rii, mentre le rocce lasciano gradualmente spazio al verde.
Il sentiero scende lungo un costone di erba e pietre, per poi oltrepassare un impluvio che precipita verso il Pian della casa del re. Proseguendo ai piedi di una paretina rocciosa emerge un breve tratto di mulattiera militare. In breve si oltrepassano i resti del gias Mercantour (2.222 m) al termine del quale, guadato un rio proveniente dal vallone di Nasta che si incanala in una vertiginosa gola, inizia una ripidissima discesa a zig-zag in un canalino rinserrato tra paretine verticali.
Una volta raggiunto il sentiero del rifugio Remondino l’anello si chiude: non resta che ripercorrere a ritroso il tragitto dell’andata fino al Pian della casa del re.
Descrizione di Valerio Dutto di Cuneotrekking.com.
Itinerario mappato nell'ambito del progetto "L'AnimAlpina delle valli di Cuneo" cofinanziato dalla Regione Piemonte.
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