LE CAPPELLE DEL TANARO

Il territorio monregalese è costellato da piccoli incantevoli borghi, su alture collinari o nella valle del fiume Tanaro, un tempo via del commercio e della devozione. Il percorso “Le cappelle del Tanaro” riunisce alcune chiesette di questo territorio, tutte caratterizzate da decorazioni antiche ancora perfettamente leggibili. L’esempio più eclatante lo troviamo nella chiesa di San Fiorenzo, gioiello di pittura medievale, a Bastia Mondovì. 

Da non perdere

Langhe Monregalesi

Cappelle del Tanaro

Ti trovi alle porte delle Langhe Monregalesi, dove le prime colline si innalzano dalla pianura, tagliate dai calanchi erosi dal fiume Tanaro e dal torrente Ellero.


Qui, a Bastia Mondovì, puoi anche trovare uno dei luoghi di culto più stupefacenti del Basso Piemonte. La cappella di San Fiorenzo, fin dagli affreschi esterni, preannuncia lo stupore che si prova entrando in questa piccola chiesetta seminascosta tra la vegetazione. L’interno infatti è una rappresentazione visuale delle sacre scritture di grande forza narrativa. Nei secoli passati veniva considerato come una sorta di “fumetto sacro”, in grado di raccontare, anche agli analfabeti, testi sacri e vite di santi. La visione dell’inferno è sicuramente un forte ammonimento ai peccatori, che possono vedere la loro triste sorte, tra torture e mostri orribili, un invito al pentimento.


La cappella di San Fiorenzo è solo una delle cappelle del Tanaro, un percorso che include numerose opere sparse nei piccoli comuni del monregalese. Il modo migliore per scoprirle è con passo lento, camminando in piccoli borghi e tra i campi e boschi, attraversando tratti in piano intervallati dai dolci pendii delle colline. Il Sentiero Landandè è perfetto per questo, in particolare il tratto blu, che unito a quello di colore fucsia forma un anello di 17 km che puoi percorrere a piedi in quattro ore.


Il tuo punto di partenza è nei pressi della chiesa parrocchiale di Niella Tanaro, la prima lungo il percorso. A poca distanza la seconda, l’antica Confraternita dei Disciplinati di Sant’Antonio. Qui puoi raggiungere anche il belvedere sulla vallata e l’imponente castello medievale. Durante il cammino, oltre agli incredibili punti panoramici e angoli perfetti per un tranquillo picnic, non perdere la Bicocca di San Giacomo, oggi un angolo di pace, ma nel 1796 teatro di una sanguinosa battaglia tra le truppe napoleoniche e sabaude. Giosuè Carducci dedicò persino una toccante ode a questo avvenimento storico, oggi ricordata in una lapide sul fianco della chiesa.

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