6 DOLCI CHE OGNI GOLOSO DOVREBBE ASSAGGIARE

Pensando alla cucina cuneese vengono subito in mente piatti saporiti come l’immancabile bagna caöda, gli irresistibili tajarin o l’eccellente carne di razza bovina piemontese. E i dolci? Anche su questo versante questo territorio ha molto da raccontare, ma soprattutto da assaporare. Ecco una carrellata di alcune delle più golose esperienze gustative da fare in Piemonte o da portare a casa con voi. 

Da non perdere

Cuneesi al Rhum

La cupeta

Basin di Madama Racchia

Marron glacè

Biscotti di meliga

Il Dronerese

Fin dal 1923, racchiusi uno a uno nel loro elegante incarto, i Cuneesi al Rhum sono il dolce simbolo del capoluogo piemontese. Vengono creati dalla storica pasticceria Arione partendo da una deliziosa crema al fondente e rhum, abbracciata da due morbide meringhe e racchiusa da una velo di croccante cioccolato. Così golosi che anche Ernest Hemingway venne ad assaggiarli nel lontano 1954, oggi sono prodotti da numerosi laboratori di pasticceria, anche con ripieni non alcolici. Ma questa non è che una delle tante praline tipiche della Provincia Granda. Dai Saluzzesi ai Baci di Fossano, passando per i Santuariesi di Vicoforte, non resta che fare un goloso tour “cioccolatoso”.

La cupeta è un dolce antico, che viene da lontano. Arriva infatti nelle Valli Monregalesi con i mori saraceni e le loro scorribande nel X secolo. La loro preparazione, tipica del periodo natalizio, è particolarmente semplice: una volta caramellati zucchero e miele insieme, vengono aggiunte noci o nocciole sminuzzate grossolanamente. Il composto viene poi inserito tra due dischi di ostia. Questo particolare dolce è il protagonista della fiera che a ottobre anima il piccolo borgo di Torre Mondovì. 

Nella cittadina di Bene Vagienna, tra la piana cuneese e le Langhe, nasce un dolce tanto piccolo quanto delicato. I “basin di Madama Racchia” sono formati da due parti di impasto alla farina di nocciole, tenute insieme da una confettura di mela e lamponi, e devono il nome a un’antica famiglia benese. Oggi è possibile assaggiarli nella storica pasticceria “Maggi” che detiene la ricetta segreta, magari durante una passeggiata nel piacevole centro storico cittadino oppure prima di andare alla scoperta dei resti dell’antica città romana di Augusta Bagennorum

Il marron glacè nasconde nella sua semplicità un complesso processo di lavorazione che dura giorni e giorni, ma restituisce una delizia che ha pochi pari. Questo dolce, nato nel Settecento, trova a Cuneo la sua casa. Nelle vetrine degli eleganti locali cittadini troneggia mostrando la sua lucida e dolce glassa, mentre nel mese di ottobre la città tributa da decenni a questo frutto, povero e regale al tempo stesso, una manifestazione di rilevanza nazionale: la Fiera del Marrone

Un croccante biscotto creato con farina di mais, un dolce e avvolgente profumo e tutto il sapore della tradizione rurale del cuneese. I biscotti di meliga vengono prodotti con un semplice impasto di farina di grano e mais (“meliga” in piemontese), zucchero, burro e uova. Tra i più noti sicuramente ci sono quelli prodotti a Pamparato, tra le montagne monregalesi. Il modo migliore per gustarli è da soli, inzuppati nello zabaione o addirittura con vino passito o moscato. 

Alle porte della Valle Maira, nel caratteristico paese di Dronero, puoi andare a scoprire un’altra delizia, meritevole di incontrare le tue papille gustative. Il Dronerese classico è l’unione di due meringhe friabili, tenute insieme da una golosa crema di cioccolato, rhum e crema pasticcera. Una seconda versione prevede invece l’uso di una crema gianduja. Scegliere tra le due è impossibile, provale entrambe!

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