LA VIA DELLE CAPPELLE

6 km

Da secoli la via che si insinua tra le colline accompagna fede, speranze e devozione dei monregalesi che la percorrono in cerca del divino o semplicemente di un po’ di pace, tra campi coltivati e boschi. La Via delle Cappelle sin dalla fine dell’800 (sebbene l’idea della sua costruzione fosse antecedente di due secoli) collega la magnifica Piazza Maggiore di Mondovì al Santuario di Vicoforte, uno straordinario esempio di arte barocca piemontese. Il percorso prende il nome dalle numerose cappelle che accompagnano i 6 chilometri di tragitto, oggi anche parte del petalo arancione del Sentiero Landandè, un anello della lunghezza complessiva di oltre 15 km.

Difficoltà

E

Distanza

6 km

Tempo di percorso

1 ora circa

Quota di partenza

560 mt

Quota di arrivo

515 mt

Punto più basso / più alto

503 m /580 m

Stagione

AUTUNNO , ESTATE , INVERNO , PRIMAVERA

Periodo consigliato

tutto l'anno

Tipo di percorso

andata e ritorno

Target

FAMIGLIE , SPORTIVO

Si segnala che gli itinerari possono prevedere dei tratti in compresenza di traffico veicolare. Le informazioni contenute nei percorsi non impegnano la responsabilità di autori e verificatori dei percorsi stessi. 

Le tappe

dell'itinerario

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Il punto di partenza non può che essere la cattedrale di Mondovì, dedicata a San Donato e opera finale dell’architetto Francesco Gallo, tra i più prolifici e importanti del territorio. Scendendo verso Piazza Maggiore lo sguardo è rapito immediatamente da un secondo edificio sacro: la chiesa di San Francesco Saverio, detta La Missione, i cui spazi interni, imperdibili, sono l’espressione sublime dell’abilità pittorica di Andrea Pozzo.

Il percorso prosegue sulla sinistra, scendendo su Via Vico e poi su via di Santa Croce, dove troviamo la cappella omonima che nonostante l’aspetto esterno piuttosto anonimo ospita affreschi sorprendenti e una rappresentazione rarissima di “croce brachiale”. La cappella si può visitare 7 giorni su 7 grazie al sistema di apertura automatica di “Chiese a Porte Aperte”.

Andando oltre si esce dall’abitato di Mondovì. Qui le case lasciano lo spazio ai campi e a un marciapiede delimitato da alberi. La prima cappella dedicata ai Misteri della Gioia, in particolare all’annunciazione, si trova a un bivio, dove scegliamo la strada che scende verso destra. Dopo alcuni piloni e croci a marcare i punti in cui si sarebbero dovute costruire altre cappelle troviamo quella dedicata al ritrovamento di Gesù.

Tagliamo la salita utilizzando la scalinata tra la boscaglia che dal retro della cappella arriva fino al tempietto dedicato al primo dei Misteri del dolore. Non è necessario camminare molto prima di trovare il secondo, sul lato opposto della strada e, imboccando la via sulla sinistra, il terzo, inframmezzato da un pilone. 

Giunti in regione Fiamenga scorgiamo sulla sinistra la chiesa dei Santi Pietro e Paolo tra le più antiche della zona e con mirabili affreschi sulla facciata e all’interno. Tornati nel centro abitato scendiamo su via Trombetta, a destra, dove dopo qualche minuto troviamo l’unica cappella superstite del nucleo secentesco, quella della Pentecoste. Pochi metri più avanti è già visibile in tutta la sua magnificenza il punto di arrivo: la Basilica Santuario dedicata alla Regina Montis Regalis.