Dopo una piacevole avventura all’aria aperta o una visita culturale, non c’è nulla di meglio che godere delle tradizioni locali in tutte le loro sfaccettature: dalla musica occitana proposta con balli in occasione di festival e serate, alla cucina tipica. Prelibatezze da gustare a pranzo, a cena, oppure nella formula più abituale della “merenda sinoira”, ovvero una merenda sostanziosa che si sostituisce ai pasti tradizionali, da consumarsi nel tardo pomeriggio in rifugio o in un’accogliente locanda occitana. 

Dalla cucina in quota proposta dai rifugi ai piatti più sfiziosi e gourmet degli chef, l’offerta enogastronomica è davvero appetitosa per tutti. Gli antipasti regnano sulla tavola piemontese: peperoni in Bagna Caôda, acciughe al verde, battuta al coltello con carne bovina Piemontese, trota salmonata, vitello tonnato, insalata russa, verdure in carpione sono solo alcuni esempi di piatti che vengono proposti sia in maniera tradizionale, sia in versione rivisitata e sfiziosa. 

I grandi classici sono i primi piatti: dagli gnocchi al Castelmagno alle Ravioles della Valle Varaita (simili agli gnocchi, con impasto realizzato con patate di montagna e Tomino di Melle, conditi con abbondante burro d’alpeggio), sino ai Crouzet realizzati scrupolosamente a mano dalle abili mani delle donne della Valle Stura. E poi la carne bovina Piemontese servita cruda o nel classico Bollito Misto alla Piemontese (piatto tipicamente invernale), la raffinata carne del Cappone di Morozzo e di Racconigi, la trota dei torrenti di montagna e le lumache Helix Pomatia Alpina di Borgo San Dalmazzo. 

E per finire in bellezza i dolci: dal classicissimo Bônet (simile a un budino) ai Cuneesi, le praline di cioccolato e Rhum proposti nei Caffè storici di Cuneo città. Il mondo dei biscotti è infinito, con forme, sapori e consistenze diverse, plasmate dagli abili artigiani di pianura e di montagna. 

I prodotti tipici e i piatti della tradizione vengono celebrati in occasione di storici appuntamenti fieristico-gastronomici: la Fiera degli Acciugai in Valle Maira, la Sagra della fragola di Peveragno, la Sagra del Fritto Misto di Torre San Giorgio, la Sagra della Raschera d’Alpeggio e del Bruss di Frabosa Soprana e tutti gli appuntamenti autunnali che onorano frutta e verdura di stagione capeggiati dalla Fiera Nazionale del Marrone di Cuneo con la Mostra del Fungo di Ceva, le numerose fiere dedicate alle castagne, la Fiera del Porro Cervere, la Fiera della Zucca di Piozzo, per concludere con la Fiera Internazionale del Bue Grasso di Carrù.

Sapori unici che si trovano sui banchi dei mercati dell'Alta Provenza. Il nostro clima mite e la competenza dei nostri ortolani hanno dato vita a prodotti eccezionali: mele, pomodori, olio d'oliva, castagne, farro dell'Alta Provenza, formaggio di Banon e fole forme prodotte in montagna dalla cooperativa lattiero-casearia dell'Ubaye, nonché il nostro famoso agnello del Sisteron. Tutti questi prodotti, e molti altri ancora, costituiscono la base di un unicum gastronomico, esaltato da chef come Pierre Grein e Jany Gleize. Le varietà di miele della Provenza e le mandorle di Valensole, in particolare, sono rinomate per la delicatezza e la raffinatezza dei loro aromi, che hanno impreziosito le ricette gourmet di rinomati pasticceri e cioccolatai come Manon e François Doucet.

Questa è la nostra promessa, un’arte di vivere semplice ed autentica: la Dolce Vita, la nostra vera ricchezza.