MARGARITA

NEL VERDE DELLA CAMPAGNA

Il toponimo storico del paese, che appare in un atto di compravendita del 1018, è Sancta Margareta, spiegabile con l'esistenza di un edificio religioso dedicato alla santa. Il paese è immerso nel verde della fertile pianura che separa Cuneo da Mondovì, sulla sinistra orografica del torrente Brobbio che nasce dal vicino lago di Beinette: luoghi ricchi di acque da sempre sfruttate al servizio delle attività dell’uomo, ma che oggi fanno da sfondo a rilassanti percorsi nella natura.

Scopri

di più

Margarita si distingue per il suggestivo borgo medievale, un tempo cinto di mura, che si estende a forma triangolare e racchiude pittoreschi angoli e cortili, lavatoi, piloni votivi e pregevoli affreschi murali. La medievale porta di accesso al Ricetto (o ghetto), con l’alta torre merlata costruita nel XII secolo con funzione di guardia e difesa, è stata recentemente restaurata ritrovando la sua piena bellezza. È nella seconda metà del XVIII secolo che il Comune fa costruire una cella campanaria sulla sommità della merlatura e per questo motivo è conosciuta anche con l’appellativo di Ciochè vej (campanile vecchio)
 
Sono i signori di Morozzo ad essere feudatari del paese fino al 1347, poi Margarita passa al comune di Mondovì, ai marchesi di Ceva, ai Visconti e infine ai Savoia. Nel 1647 Antonio Solaro, di antica famiglia astigiana, ottiene l'investitura con il titolo di conte e la famiglia mantiene il titolo per quattro secoli. Proprio il seicentesco palazzo dei conti Solaro, che vanta pregevoli decorazioni architettoniche, un vasto parco giardino (prenota la tua visita: clicca qui) trasformato alla francese e una ricca biblioteca, è uno dei monumenti più interessanti della località. Il Palazzo dei conti Solaro è attualmente di proprieta privata e per poter visitare il giardino si richiede la prenotazione.

A pochi passi dalla vecchia torre campanaria, svetta il profilo del campanile (alto ben 52 metri) della chiesa parrocchiale barocca edificata tra il 1725 e il 1748 su disegno del celebre architetto Francesco Gallo. Da visitare anche la seicentesca Confraternita di Sant'Antonio abate, detta la Crosà, ora sede di mostre e convegni. Negli immediati dintorni del paese si raggiungono alcune graziose cappelle campestri, mentre a pochi chilometri la Riserva Naturale (Oasi) di Crava Morozzo invita gli amanti della natura a piacevoli passeggiate nel verde circondati dal canto di centinaia di uccelli che qui fanno sosta durante i processi migratori.

Ogni anno a fine ottobre Margarita celebra l’ortaggio tipico del territorio, il cavolo verza, con la tradizionale  Sagra del Coj, evento a sfondo gastronomico che riempie le strade del paese di colori e profumi per un intero fine settimana sotto lo sguardo vigile di Miss e Mister “testa ëd coj”.

it_IT

Cosa

fare

Nessun risultato

Nessun risultato

it_IT

Esperienze

Nessun risultato

Nessun risultato

Nessun risultato

it_IT

Dove

dormire

Nessun risultato

Nessun risultato

it_IT

Nessun risultato

Nessun risultato

it_IT

Nessun risultato

Nessun risultato