LA VOCE

Periodo:

18 maggio 2024

località:

Cuneo

Sabato 18 maggio, alle 20.30 presso il Teatro Toselli di Cuneo, va in scena l'opera teatrale "La Voce". La sentiamo, la voce del cuore? Riconosciamo la sua chiamata, o vocazione? Come si manifestano i bisogni inascoltati, i valori traditi e i desideri taciuti? Retaggi, credenze, divieti, abitudini, ci costringono a divenire sordi alla nostra voce interiore, educati come siamo ad auto privarci della libertà di esprimere noi stessi e le nostre qualità più autentiche. Dopo lo spettacolo seguirà un approfondimento interattivo. Ingresso libero con prenotazione obbligatoria qui. 

Dove si svolge l'evento

SINOSSI

Ma possiamo davvero seppellire le nostre verità sotto cumuli di maschere?
Quanto ci costa questa manipolazione? E quanto costerebbe invece rischiare di ascoltare davvero, e di dare voce alla nostra vera voce?
L'autrice ha chiesto a due giovani attori e due giovani attrici di scoprire attraverso il corpo la loro personale risposta a queste domande, mettendo in scena un medesimo copione, al maschile e al femminile, in cui i personaggi, dopo inutili tentativi di omologazione, si ritrovano testimoni di fronte a loro stessi, costretti a fare i conti con desideri e privazioni, e ad attraversare situazioni differenti, emerse nella drammaturgia grazie a una ricerca sui Disturbi del Comportamento Alimentare – DCA.
Ed ecco affiorare, nel primo di due anni di ricerca, nuove consapevolezze: identità omologate o idealizzate, la relazione tra tirannia e libertà, il disagio con il proprio aspetto fisico, l'incomunicabilità mente-corpo, in una dialettica sadomasochistica che incastra in una lotta feroce dove si diviene vittime e carnefici di sé stessi. Nella seconda fase di lavoro si fa strada la coscienza dell'umana fragilità espressa da una voce più autentica, il battito del loro cuore, la voce che viene prima di ogni distorsione, suono primordiale potente come un canto di speranza e di riconciliazione.


Note di regia e poetica nel mondo della performance Lo spettacolo è completamente muto.
Come insegna Dante, non c'è modo migliore di sottolineare l'importanza di qualcosa, che togliendolo dalla scena
. L'intuizione, nata dal confronto con persone che del disturbo alimentare hanno sofferto, è stata di delegare unicamente al linguaggio non verbale la potenza espressiva delle nostre “voci interiori”, lasciando parlare il corpo, proprio come accade nelle esperienze di anoressia, bulimia, b.e.d./binge eating disorder e altri DCA.
Come in un happening, attori e pubblico vivono un’esperienza condivisa e la scena, con il suo silenzio verbale e i suoi suoni puramente organici, apre alla possibilità di una funzione proiettiva della vita di tutti i presenti.


SULLA RICERCA: Durante la fase di ricerca, lo spettacolo è stato realizzato con un medesimo copione in due versioni, al maschile (con due attori) e al femminile (con due attrici, lo spettacolo poi definitivamente prodotto).
La particolarità della doppia versione era stata ispirata da un lato dalla situazione di oggettiva ascesa dei disturbi alimentari tra le persone di ambo i sessi, e dall'altro dalla ricerca attorno al concetto di androginia che è da sempre campo d'indagine privilegiato per la regista.
I protagonisti (inizialmente scelti tra gli allievi della veneziana compagnia di teatro Farmacia Zooè), che all'inizio della ricerca avevano tra i 19 e i 28 anni, incarnavano una sincera ricerca della loro identità, sulla scena e nella vita, valorizzando la drammaturgia con corpi privi di malizia attorale, e una gestualità al contempo sporca e totalmente vera.
La ricerca ha avuto una durata di due anni.
Il percorso proposto agli attori li ha coinvolti intorno alla ricerca del proprio potenziale e delle paure inespresse, fino al disvelamento dell’emozione pura di un primo contatto autentico, e all’incontro con lo sguardo del pubblico.


"La Voce"

Testo e Regia di Carola Minincleri Colussi; Aiuto Regia di Anna Novello e Innocenzo Capriuoli; con Alice Marchiori e Veronica Di Bussolo; Produzione Farmacia Zooè. Liberamente ispirato a Oltre. Scoprirsi fragili: confessioni sul (mio) disturbo alimentare di Sandra Zodiaco, ed. Liberodiscrivere

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