Già da lontano, Fossano s’impone con il rosso profilo dei suoi edifici in mattone, elemento d’elezione nel panorama cittadino. Agli estremi della signorile via Roma troviamo da un lato il bastione del Salice, a memoria delle antiche mura cittadine, e dall’altro la prima fermata del tuo viaggio. La chiesa della Santissima Trinità, o dei Battuti Rossi, si riconosce dalla facciata concava tipica dello stilema del Gallo. L’interno stupisce per l’uso originalissimo del colore, opera del figurista Michele Antonio Milocco e dei decoratori Pietro Antonio e Giovanni Pietro Pozzo. 

Il complesso settecentesco, oltre alla chiesa, include l’omonimo ospedale. Un tempo appena fuori dalla cinta muraria, oggi risulta completamente inglobato nel centro storico. Il modo migliore per ammirare, in un unico colpo d’occhio, tutto il complesso della Santissima Trinità è osservarlo dalla cima della torre panoramica del Castello degli Acaja, poco lontano, accessibile durante le visite guidate al maniero.

La seconda giornata sulle orme dell’architetto piemontese si svolge a Mondovì, nel monregalese, poco più a sud di Fossano. Nel tragitto tra le due città, con brevi deviazioni dalla via principale, puoi visitare altre opere del Gallo, come la Confraternita della Misericordia di Bene Vagienna o la chiesa dei SS. Margherita e Giovanni Battista di Margarita. Nel viaggio ti accompagna la visuale sulla campagna cuneese, dove piccoli borghi si alternano a campi coltivati e a piccole fattorie dove continua la tradizione della Razza Bovina Piemontese, uno dei vanti dell’allevamento e della gastronomia locale. 

A Mondovì, sua città natale, Francesco Gallo lavora moltissimo, anche grazie al legame di amicizia tra la sua famiglia e il vescovo Giovanni Battista Isnardi di Castello. Nel rione di Breo, le due chiese principali sono frutto del lavoro dell'architetto e di Bernardo Vittone. La chiesa dei Santi Pietro e Paolo, con l’automa del Moro e gli splendidi scaloni, impreziosisce la piazza antistante, ritrovo cittadino di grande attrattiva. La chiesa di San Filippo si trova in piazza Roma. Le sue linee austere, proprie dello stile dei filippini, si accompagnano a quelle del monastero, entrambi caratterizzati dalle dimensioni imponenti e dalle facciate in cotto.

Salendo verso il rione più antico, in via Vico, trovi la chiesa della Misericordia, prima opera cittadina del Gallo, mentre in Piazza Maggiore la rossa facciata dell’ex Collegio dei Gesuiti smaschera ancora una volta il suo creatore. Gira attorno all’edificio, fino a trovarti sul fronte che guarda a Breo, per trovarti davanti a uno dei complessi gnomonici più grandi d’Europa. Salendo ancora trovi le ultime tre opere monregalesi del protagonista del tuo itinerario: la Cattedrale di San Donato e, guardando verso est dal Belvedere, la chiesa di Santa Chiara e l’ospedale di Santa Croce.

L’opera più straordinaria e conosciuta di Francesco Gallo, tuttavia, è sicuramente la cupola ellittica del Santuario di Vicoforte, la più grande del mondo in muratura. L’architetto riprende i lavori fermi da quasi un secolo dopo la morte del suo predecessore, Ascanio Vitozzi. All’interno della cupola si sviluppano i 6.000 metri quadri dell’affresco a tema unico più grande al mondo, frutto della maestria di Mattia Bortoloni e Felice Biella. Per vederla da vicino non ti resta che scoprirla con Magnificat, una visita guidata unica che comprende un’ascesa di 266 gradini verso la cima della basilica.