Mondovì, 1716. Nasce Giovan Battista Beccaria, fisico e matematico tra i più illustri scienziati del suo tempo. Nel 1759 viene incaricato dalla Reale Casa Sabauda di misurare la lunghezza di un arco di meridiano nel Piemonte. Sulla torre del Belvedere di Mondovì, una targa ricorda questo immane lavoro, iniziato nel 1760 e i cui risultati furono pubblicati nel 1774 nell’opera Gradus Taurinensis.

Nasce invece a Cuneo, nel 1752, Giovanni Vincenzo Virginio. Insigne filantropo e valente agronomo, in anni di funesta carestia introdurrà in Piemonte la coltura della patata. Diffonderà, grazie a un’infaticabile opera di divulgazione e propaganda, l’uso alimentare di questo piccolo tubero che veniva guardato con diffidenza da medici e popolazione. Oggi è ricordato come il “Parmentier piemontese”.

Ci troviamo ora a Fossano, 1799. Sansone Valobra, studioso di chimica, si concentra sull’utilizzo del fosforo. Coinvolto nei moti del ‘21, approderà in Toscana e poi a Napoli dove metterà in produzione fiammiferi con capocchia a base fosforica. A lui si deve l’ideazione dei fiammiferi a sfregamento. Anche se la sua impresa non ebbe fortuna, i diritti di “primogenitura” sembrano spettargli.

Savigliano, 1835. Giovanni Virginio Schiaparelli, affascinato dalle comete che poteva osservare nel cielo delle langhe piemontesi, diventa uno degli astronomi più importanti del mondo. La sua storia, iniziata nel 1841 sotto una pioggia di stelle cadenti, termina nel 2016, con una sonda atterrata su Marte che porta il suo nome e che completa idealmente i suoi studi sul pianeta rosso.

In una modesta cascina nella frazione Spinetta di Cuneo, nasce nel 1858 Giuseppe Peano, personaggio eclettico ma soprattutto grande matematico e logico che diventerà famoso anche per le sue intuizioni da linguista. Nel 1908, proporrà ad esempio il latino sine flexione, una lingua artificiale semplificata, ma è soprattutto nella ricerca della semplificazione che la sua scuola di logica raggiungerà risultati scientifici universalmente riconosciuti.

Nato nel 1864 a Fossano, Federico Sacco, attratto dall’immagine del Monviso che domina le Alpi, si appassiona alla geologia e alle scienze naturali. La sua opera sui fossili del terziario piemontese diventerà una pietra miliare della paleontologia, mentre per le sue ricerche e le monografie sui ghiacciai, si distinguerà nel campo della glaciologia. Lo studioso, vanto fossanese, era solito citare la frase di Virgilio: «Felice è colui che ha saputo apprenderne le cause».

Si torna a Cuneo, nel 1950, per ricordare la nascita di Piergiorgio Odifreddi. Studioso di logica, ha girato il mondo per apprendere i segreti della matematica in Italia, negli Stati Uniti e in Unione Sovietica. Docente universitario, è appassionato di scienza, filosofia, politica, religione, esegesi e saggistica. Collabora oggi con diverse testate giornalistiche, oltre a dirigere la collana di divulgazione scientifica La Lente di Galileo. Apparso in numerose trasmissioni televisive e radiofoniche, personaggio acuto e brillante, spazia con padronanza dalla critica religiosa alla divulgazione scientifica.