MONTE CROSETTA: VALLE GRANA
Comune di Castelmagno
3 km solo andata
Escursione di quota che parte dal santuario di San Magno, al fondo della Valle Grana, per salire tra i meravigliosi pascoli che “producono” il pregiato formaggio Castelmagno fino ad una cima dal panorama a 360°. Una piccola grande cima per gli escursionisti dalle gambe corte.
Difficoltà
Bambini dai 5 anni; bambini piccoli portati a spalla con zaino portabimbo
Distanza
3 km solo andata
Tempo di percorso
2 ore solo andata
Quota di partenza
1750 mt
Quota di arrivo
2193 mt
Dislivello
450 mt
Stagione
ESTATE
Periodo consigliato
Data la quota solo nel periodo estivo.
Tipo di percorso
Lineare andata/ritorno, su asfalto, sterrata, sentiero
Target
FAMIGLIE
Si segnala che gli itinerari possono prevedere dei tratti in compresenza di traffico veicolare. Le informazioni contenute nei percorsi non impegnano la responsabilità di autori e verificatori dei percorsi stessi.
Il ritorno avviene sulla medesima via dell’andata ma percorso un tratto di sterrata e giunti in vista del santuario, se si fa caso si noterà una traccia che scende attraverso i pascoli in direzione di un alto palo con parecchi vecchi cartelli (vecchio bollo bianco/rosso su un masso a terra). In tal modo si abbrevia alquanto la via del ritorno. Tale traccia non viene proposta in salita poiché, mentre è relativamente facile individuarla dall’alto verso il basso, avendo il palo come riferimento, a rovescio può presentarsi alquanto problematica vuoi per l’erba alta, vuoi per le numerose tracce create dalle mandrie. Doppia l’iconografia del Santo cui è dedicato il santuario. Da una parte un soldato romano, della Legione Tebea che, rifiutandosi di venerare l’imperatore come divinità, fu massacrata e i cui superstiti si dispersero per le Alpi, evangelizzandole (evento situato verso il 286). Dall’altra un monaco benedettino nato nel 699. Qualunque sia il santo giusto, l’edificio viene citato già nel corso del Quattrocento, ma il suo tesoro più prezioso è il ciclo di affreschi della cappella Botoneri che nonostante sia datata 1514 splende ancora di fulgidi colori. Il resto del complesso sacro risale invece ad un periodo tra la fine del Seicento e la fine dell’Ottocento. Se si fa caso agli ex-voto appesi all’interno della chiesa si noteranno molte raffigurazioni di bovini, questo perché il Santo è considerato il protettore del bestiame.
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Si può lasciare la vettura al parcheggio che si trova sotto il santuario. Tornati indietro sulla via principale la si segue in salita superando l’ingresso al complesso sacro (se è necessario rifornirsi di acqua si trova una fontana davanti alla chiesa) in direzione della Valcavera. Appena dopo il rifugio Maraman si prende la strada asfaltata a destra, sempre in salita, indicata da cartelli bianco/rossi della GTA e da cartelli “Monte Crosette”.
La via procede in salita, alternando asfalto a sterrata fino ad arrivare a un evidente bivio, ormai completamente sterrato. Si prende a destra (cartello “Monte Crosette”) e poco dopo si presti attenzione al sentiero che sale a sinistra (cartello). Si procede ora sempre su evidente sentiero che sale tra i pascoli aperti, parecchio ripido ma molto panoramico e arioso. Se i piccoli escursionisti necessitano di una sosta si può deviare brevemente in direzione di una zona sassosa verso destra, un piccolo dosso già panoramico in cui prendere fiato.
Il sentiero sale sempre in modo ripido ma privo di pericoli e con alcuni zig-zag porta al Passo della Crosette (2184 m) caratterizzato da numerose piccole croci e al di là del quale si apre la vista sulla Comba di Narbona. Seguendo la cresta verso destra si arriva in breve alla croce che indica la cima del monte Crosette, una cima di ampio respiro dalla quale si può ammirare anche la lontana pianura.
Una volta tornati si consiglia una sosta al complesso del santuario di Castelmagno, situato in posizione sorprendente. Alla base di esso si trova anche un posto tappa GTA e un bar-ristoro gestito dai volontari del santuario.
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