Caratteristico borgo arroccato sulle montagne della Val Corsaglia, Montaldo di Mondovì vanta origini particolarmente antiche, testimoniate dal ritrovamento di importanti reperti risalenti all’Età del Ferro, quando pastori e agricoltori del ceppo dei Ligures Montani abitavano questi luoghi. Il nome di Montaldo compare invece per la prima volta nel 1041 in un diploma imperiale del germanico Enrico III.

Alla sommità dell’abitato, in una posizione particolarmente panoramica, si trova un'interessante area archeologica arricchita con pannelli mostranti i resti del castello medievale e reperti datati addirittura al periodo preromano. Tra gli edifici sacri, poco lontano dal sito, la cinquecentesca parrocchiale dell’Assunta e la cappella di Santa Elisabetta. Nelle frazioni sono numerose le testimonianze di fede, come la cappella e la borgata di Torre Sibilla, uno dei pochi resti medievali della Val Corsaglia. L’abitato ha subito ammodernamenti, ma presenta ancora evidenti segni della sua funzione di curtis medievale.

Le numerose chiesette danno vita a una passeggiata, la Via di Culto, un semplice percorso ad anello della durata di un paio d’ore che tocca le principali cappelle della zona. Sono molte però le opportunità per gli escursionisti in questo territorio, anche per i meno allenati, come il semplice Giro del Pul in partenza dalla frazione di Sant’Anna Collarea. I camminatori e appassionati di mountain-bike più esperti possono invece affrontare itinerari su più giorni, come quello del Balcone Monregalese o la Roa Marenca, l’antica “via del sale” che un tempo conduceva al mare, oggi organizzata in una entusiasmante rete di 60 km su strade asfaltate e sterrate.