Grazie alle condizioni climatiche favorevoli, questa zona è ancora attraversata nei mesi estivi dalle greggi dei pastori., Superando le frazioni di Chiotti e di Chiappi si può osservare come la valle si apra in una ampia conca, ricca di vegetazione. Alla quota di 1.800 metri di altezza, sorge il santuario dedicato a San Magno.

Nel corso del Settecento il culto di San Magno conosce una diffusione senza precedenti, soprattutto nelle campagne del cuneese. Questo fatto probabilmente ha portato le autorità ecclesiali all'utilizzo del servizio d'ordine della Baìa. Il suo compito principale era ed è ancora oggi l'organizzazione delle feste pubbliche durante l'anno, con balli, banchetti e mascherate, specie in occasione del Carnevale e delle feste patronali. La Baìa di Castelmagno si manifesta in una sola uscita in occasione della festa patronale di San Magno, il 19 di agosto di ogni anno.

Per raggiungere il santuario e godere delle bellezze naturalistiche della Valle Grana, si può percorrere a piedi Il Cammino di San Magno, un sentiero ripristinato, anticamente mulattiera, che da Campomolino attraversa le borgate Nerone, Chiotti e Chiappi.

Nell’ambito del “Festival Occit’amo”, la spettacolare cornice del Santuario ospita ogni estate il grande concerto di Ferragosto con il gruppo dei Lou Dalfin, testimonianza della tradizione Occitana delle vallate cuneesi.

Per chi è appassionato di ciclismo a Castelmagno troverà il monumento a Marco Pantani, posto ai  2.481 metri del Colle Fauniera, una delle salite più ardue affrontate dal Giro d’Italia, a ricordo delle entusiasmanti imprese di un atleta discusso, ma sicuramente molto amato dal pubblico.

Castelmagno dà inoltre il nome al rinomato e prelibato formaggio DOP prodotto negli alpeggi di alta valle, seguendo una tradizionale lavorazione e un particolare tecnica di stagionatura  che i maestri casari si tramandano da generazioni. Si tratta di un prodotto unico per sapore e profumo, e proprio per questo è considerato il re dei formaggi.