Nel centro storico medievale di Caraglio, che conserva architetture ed elementi romanici e gotici, si trova la chiesa parrocchiale della Vergine Assunta con fonte battesimale quattrocentesco. Di grande fascino è anche l'antica chiesa di San Giovanni, di impianto gotico con ciclo pittorico del ‘400, che domina il paese dall'alto. Da qui si può scendere, per una ripida scala, fino al centro del borgo.
 

Il santuario della Madonna del Castello, appena fuori dal centro, si erge sul luogo dove sorgeva l’antico castello, di cui sono ancora visibili alcuni ruderi di mura e torri. Nei paraggi si incontra la panchina gigante, vivacemente colorata di fucsia e azzurro, che fa parte del Big Bench Community Project di Chris Bangle.
 

A Caraglio nel Sei-Settecento fiorirono l'agricoltura e l'allevamento del baco da seta. Non è un caso che il suo gioiello architettonico sia il Filatoio, una delle più antiche testimonianze di archeologia industriale in Europa giunte fino a noi. L’edificio ha l’aspetto di una elegante dimora nobiliare quasi fortificata. Si presenta come un’imponente costruzione con torrette cilindriche angolari e un grande portale sormontato da un balcone. Nell’ambito delle visite guidate, è possibile ammirare gli imponenti torcitoi in funzione, il filatoio, la filanda e alcune stanze di pertinenza. Il Filatoio ospita inoltre mostre temporanee, ed è sede della Porta di Valle, una vetrina del territorio con annesso info point.
 

Caraglio è sicuramente il fulcro di una gastronomia prelibata che propone gli gnocchi di patate conditi con il formaggio Castelmagno DOP prodotto nella vicina Valle Grana, le caratteristiche pere Madernassa, l’aglio di Caraglio, presidio Slow Food per il suo sapore delicato, la facile digeribilità, genuinità e coltivazione con tecniche tradizionali.
 

Proprio all’aglio è dedicata a  novembre  una manifestazione fieristica e gastronomica dal titolo Aj a Caraj. Altro evento importante per il paese è la Fiera d'Autunno e Sagra dei Gnocchi al Castelmagno che si svolge a settembre.