VA’ DOVE TI PORTA IL SOLE

Simbolo divino fin dai primordi della storia, il sole è da sempre punto di riferimento nella vita dell’uomo. Il passare delle giornate e delle stagioni è inevitabilmente scandito dalla sua presenza sicura e nei secoli la lettura del tempo si è fatta più evoluta attraverso i quadranti solari, oggi autentiche opere d’arte e scienza. Il Cuneese ne custodisce più di mille e questo itinerario ci porta alla scoperta di alcune tra le più significative.

A poca distanza dal centro di Cuneo, all’imbocco delle Valli Vermenagna, Gesso e Stura, la cittadina di Borgo San Dalmazzo ti invita ad addentrarti nella rigogliosa vegetazione per una passeggiata panoramica inusuale. Dopo aver ammirato la vista dal Santuario del Monserrato, continua fino alla frazione di Sant’Antonio Aradolo, dove puoi lasciare l’auto. Il Sentiero delle Meridiane, adatto a tutti, si snoda per sette chilometri e ti porta a scoprire alcuni originalissimi orologi solari. Se sei un camminatore esperto puoi spingerti fino al Monte Saben per goderti il colpo d’occhio a 360° sull’arco alpino. Per la tua serata puoi concederti una degustazione delle pregiate lumache locali o spingerti fino a Cuneo per provare i locali tipici del capoluogo.

Per la seconda giornata di visita è tempo di spostarsi in due delle “Sette Sorelle” della Granda, città d’arte evocative e seducenti. Mondovì, la più meridionale della provincia di Cuneo, ha una grande tradizione gnomonica, chiaramente leggibile per tutto il suo centro storico, partendo dalla deliziosa piazza San Pietro del Rione Breo. A Piazza, suo cuore medievale, troviamo il primo orologio solare dipinto sulla facciata del Palazzo dei Governatori, mentre il Parco del Tempo, nel giardino del Belvedere, propone tre diverse meridiane contemporanee. Il retro del Palazzo dei Gesuiti ti meraviglia con i suoi 12 quadranti che vanno a formare uno dei più grandi complessi gnomonici d’Europa. Nel giorno del Solstizio d’Inverno una deviazione al borgo di Briaglia è d’obbligo: qui, un ipogeo protostorico viene illuminato dal “sol invictus”, un evento che riporta all'affascinante culto celtico del sole.

Poco più a nord trovi Fossano, che vanta più di 150 meridiane censite sul suo territorio, un vero record. Tra quelle che decorano la città e le frazioni, sono sicuramente imperdibili quelle che appaiono sulle mura del Castello dei Principi d’Acaja. Lasciati incuriosire dal centro storico con una passeggiata tra le sue vie, il viale Mellano ti sorprende con due meridiane inusuali: una di grandi dimensioni che proietta l’ombra sul viale, solcato da piastre metalliche a segnare l’ora, e una in cui puoi impersonare tu stesso lo gnomone e diventare parte dell’opera. Per il tuo pernottamento puoi farti accogliere dagli eleganti hotel cittadini o dai confortevoli B&B e agriturismi, in ogni caso il relax è assicurato.

Per l’ultima tappa percorri la Valle Varaita fino ad arrivare a Bellino, ad oltre 1.500 metri di altitudine. Il paese e le sue borgate sono disseminate di oltre trenta orologi solari uniti nel percorso Bellino solare, diviso in tre livelli, dedicati a coloro che vogliono percorrerlo a piedi attraverso le borgate, in auto o lungo percorsi boscosi. In paese il Museo del Tempo e delle Meridiane racconta la storia di un luogo il cui nome probabilmente deriva dalla divinità celtica del sole, Belenos, e delle sue tradizioni gnomoniche. 

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