Partendo da Viozene, in meno di un’ora si giunge in prossimità del rifugio, alle cui spalle svetta la grande parete del Mongioie in mezzo ad ampi pascoli verdeggianti. Alla sua destra, si procede lungo il sentiero in direzione est, e dopo un'ora circa si raggiunge l’ampia conca di Pian dell’Olio (2.003 metri), uno spazio pianeggiante incastrato tra il complesso montuoso del Conoia  - monte Rotondo e la dorsale del Mongioie.

Il percorso, ben segnato, si inerpica verso il Bocchin dell'Aseo (2.292 metri), il passo che divide la val Tanaro con la valle Ellero, e da qui si attacca l'ultimo tratto prima di giungere sullo stretto crinale sul lato nord della vetta. Si può scorgere, poco distante, la statua della madonna, alta circa tre metri, posizionata sull'orlo della vertiginosa parete nord-est che rivolge lo sguardo verso la piana di Mondovì.

Gli ultimi cento metri percorsi sul crinale conducono alla vetta, dove sono presenti una croce e una cassetta in ferro all'interno della quale è custodito un libro che raccoglie le firme degli escursionisti. L’emozione è unica, ci si sente immersi nella bellezza delle Alpi ad un passo dal mare.

Dopo essersi goduti lo splendido panorama a 360°, dalla Corsica al Monte Rosa, si discende dalla parte opposta su dolci pendii erbosi fino ad arrivare al Bocchino delle Scaglie (2.325 metri), uno stretto imbuto tra piloni di roccia dolomitica. Terminato il tratto roccioso delle “scaglie” si ritorna sui prati che sovrastano l'ampio pianoro di Pian Rosso, in circa 20/25 minuti si raggiunge nuovamente il rifugio e da qui si ritorna a Viozene.