Il territorio è parte del Parco fluviale Gesso e Stura, che collega la frazione Santa Croce al capoluogo di Cervasca, oltre a permetterci di raggiungere la zona collinare della Griera (zona agricola di origine fluviale attraversata da strade bianche in totale assenza di traffico veicolare). 

Gli ecosistemi del Parco sono veri scrigni di biodiversità e rappresentano una fonte inesauribile di scoperte e sorprese per chi ama la natura.  Le piante più caratteristiche sono il castagno, il frassino, il nocciolo, il ciliegio, il noce, l’ontano, il sambuco, la robinia e la vitalba, oltre a numerose altre specie. Attraverso il percorso Parole di Legno è possibile apprezzarne la bellezza e imparare a riconoscerle. Le specie animali comprendono uccelli, mammiferi, anfibi, rettili, lepidotteri diurni, libellule e un numero considerevole di altri insetti e invertebrati. Attraverso il progetto di fototrappolaggio del Parco sono stati avvistati nel corso dell’anno volpi, tassi, cinghiali, caprioli, martore e scoiattoli. 

Itinerario “Via dei Castagni”: il nome dell’itinerario deriva dal fatto che parte considerevole del territorio del Comune di Cervasca è formato da boschi, tra cui il castagno è predominante. Il sentiero è stato segnalato e curato nel 2020 dal professor Luigi Falco, cervaschese doc amante dei boschi. La cartellonistica riporta nozioni storiche, descrizioni botaniche e regole di comportamento e buon costume, il tutto realizzato su pannelli di castagno, incisi magistralmente. 

Itinerario “Tour Aranzone”: l’itinerario prende il nome dalla piccola borgata, ancora oggi abitata, di Aranzone, situata tra boschi di castagni tuttora coltivati e molto curati, a circa 800 m di quota. Caratteristica è la fontana con vasca risalente al secolo scorso e l’area attrezzata poco sopra la borgata, meta per picnic e scampagnate tra i boschi.

Itinerario “Un passo avanti a noi”: una delle borgate raggiungibili grazie a questo itinerario è quella di Prato Gaudino, una borgata storica della collina cervaschese situata sui sentieri della CURNIS AUTA, che dalla pianura portano alle cime della Valle Grana. Un tempo abitata da molte famiglie che ancora oggi conservano e curano i castagneti, oggi rimasta quasi disabitata. All’ingresso della borgata sorge la vecchia scuola, oggi ristrutturata e adibita a piccolo rifugio gestito dal Comune.
L’itinerario prevede una tappa presso il punto panoramico del santuario di San Maurizio e della Madonna degli Alpini, raggiungibile in pochi minuti da Cervasca o Vignolo. Un luogo frequentato dall’età del ferro, su cui sorse dopo il mille un grande castello, occupato poi dagli armagnacchi. Una cappella intitolata al martire tebeo Maurizio, meta di numerosi pellegrinaggi, motivo per cui si decise di costruire alla fine del XVII secolo l’attuale chiesa. San Maurizio è luogo caro agli alpini dal 1938, quando il santo divenne il loro patrono. Ad ottobre 2023 è stata inaugurata la torretta panoramica di avvistamento.
Sotto il santuario di San Maurizio si trova la piccola frazione di San Michele, dove spicca sulla collina il campanile della chiesa parrocchiale dedicata all’Arcangelo San Michele risalente ai primi dell’800. Vicino ad essa vi è un antico palazzo (ora centro ACLI) che originariamente era la sede comunale di Cervasca.