4 LUOGHI DOVE PRATICARE BIRDWATCHING NEL CUNEESE

Il silenzio rotto soltanto da cinguettii e dal fruscio degli alberi, posti incantati dove osservare la natura che si esprime nel proprio habitat, la meraviglia di vedere e fotografare specie rare a un passo da noi. Il birdwatching è un’attività rigenerante adatta a singoli, famiglie e tutti coloro che si vogliono allontanare dal caos cittadino in aree dove la natura ha ripreso il suo spazio. Ecco quattro luoghi dove è possibile osservare uccelli sia rari che comuni, in aree sicure e attrezzate.

Da non perdere

Centro Cicogne e Anatidi di Racconigi

Oasi Naturalistica “La Madonnina”

Il Centro Cicogne e Anatidi di Racconigi si trova poco lontano dal Castello Reale ed è costituito da un’area umida creata nel 1985 per favorire il ritorno della cicogna bianca, estinta in zona già nel XVIII secolo. Oltre a questo splendido animale, tra laghetti e paludi, trovano ristoro decine di altri esemplari: avocette, ibis, cavalieri d’Italia, gobbi rugginosi e germani. Un patrimonio ornitologico di grande valore che può essere scoperto in allegria, anche dai più piccoli, grazie all’ampia zona picnic, un luogo perfetto per un pomeriggio all’insegna del divertimento.


Ideale per un’esperienza a contatto con la natura, specialmente per le famiglie, è il Parco Fluviale Gesso Stura, un'area di più di 5.000 ettari su 14 comuni, che da Cuneo si estende seguendo il corso dei due fiumi. La Casa del Fiume, raggiungibile in pochi minuti a piedi dal centro, è sede delle attività didattiche mentre poco lontano è aperto il punto informativo. Qui puoi affittare biciclette o partire a piedi percorrendo i sentieri segnalati fino a raggiungere le aree attrezzate sul percorso - come quella di via delle Isole, con le casette dedicate al birdwatching - oppure percorrere le rive tra Borgo San Dalmazzo e Boves, dove sono state avvistate colonie multicolori di gruccioni. All’interno del parco è presente un’area camper, un’installazione dedicata alle farfalle e numerose aree picnic.


L’Oasi Naturalistica “La Madonnina”, parte anch’essa del Parco Gesso e Stura, si trova nel territorio di Sant’Albano Stura. Qui, negli anni, un gruppo di volontari ha trasformato una ex cava in un’area di biodiversità unica, dove finora sono state avvistate più di 200 diverse specie di uccelli. È possibile osservare le aree umide raggiungendo diversi capanni di osservazione e un’altana, dove pannelli esplicativi raccontano la fauna circostante anche in braille, per offrire a tutti l’opportunità di godere di questi luoghi incantati.


È il 1979 quando la LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli) crea un'oasi naturale tra i comuni di Rocca de’ Baldi, Morozzo e Mondovì. Oggi la Riserva Naturale di Crava-Morozzo, distesa su 290 ettari di terreno, rappresenta una culla di biodiversità unica nel suo genere, con due bacini artificiali e quattro stagni a profondità diversificate, oltre al corso del torrente Pesio che percorre l’area per tre chilometri. Le specie stanziali e di migratori, che qui trovano casa, sono tantissime, a partire dal tuffetto, simbolo della riserva. Il tragitto che porta ai sei capanni di osservazione, di cui uno subacqueo, è percorribile a piedi, in bici o a cavallo e culmina nel centro visita della riserva, che offre anche un servizio di foresteria, oltre che diverse attività di educazione ambientale durante tutto il corso dell’anno.

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