La struttura dell’acquedotto risale alla prima metà dell’Ottocento, anche se a lungo si è falsamente creduto che la sua origine risalisse all’epoca medievale. Quel che è certo è che fu fatto costruire da un privato per portare l’acqua del torrente sulla collina di La Morra di Aisone. Sono ancora visibili gli archi in pietra sostenuti da imponenti pilastri.

L’abitato di Aisone ha origini antiche e la sua chiesa parrocchiale della SS. Natività di Maria custodisce un campanile romanico del XIII secolo caratterizzato dalla cuspide piramidale e abbellito da monofore e bifore; all'interno la chiesa ospita un fonte battesimale rinascimentale del ‘400. Le sculture di cervi che si incontrato nel centro del paese e al belvedere sono opera dell’artista Paolo Garassino e fanno parte del progetto di arte contemporanea VIAPAC.

Al di fuori della borgata si trovano numerose grotte naturali che in epoca neolitica avrebbero accolto i primi insediamenti umani della Valle Stura. La Riserva naturale Grotte di Aisone fa parte delle Aree Protette delle Alpi Marittime.