ARTE SACRA NEL MONREGALESE

Dalla fine del XVI secolo Vicoforte è il fulcro di una devozione straordinaria, tanto da veder crescere nei secoli il santuario che ancora oggi vanta la cupola ellittica in muratura più grande al mondo. Questa terra ci rivela anche altri imperdibili esempi di arte religiosa di grande bellezza, che siano piccole cappelle con struggenti affreschi medievali o grandi chiese con mirabolanti e barocche decorazioni. 

Parlando di arte sacra monregalese viene sicuramente in mente il santuario di Vicoforte. La maestosa opera che ha impegnato Ascanio Vitozzi e Francesco Gallo tra la fine del Cinquecento e i due secoli successivi non è soltanto nota per la tradizionale devozione che gode in tutto il Piemonte e anche Oltralpe, ma anche per la grandezza e audacia architettonica di quest’opera. Oltre al record della cupola ellittica in muratura più grande al mondo, questo luogo vanta anche il primato dell’affresco a tema unico più grande mai realizzato. Che tu decida di ammirarlo dal basso o che scelga di salire a 60 metri di altezza per vedere da vicino quest’opera straordinaria, la basilica è un punto di partenza imprescindibile per la scoperta del patrimonio artistico del Cuneese.

Da qui puoi percorrere a ritroso la Via delle Cappelle, l’antica strada di pellegrinaggio al santuario. Sul tranquillo tragitto, oltre ai tempietti che marcano la via, troviamo in dirittura d’arrivo la cappella di Santa Croce, che nonostante l’anonimo aspetto esterno custodisce affreschi quattrocenteschi. Particolarissima l’iconografia della “croce vivente”, rarissima immagine della croce alle cui estremità ci sono mani che tengono simboli salvifici e di protezione.

All’arrivo sulla sommità del Monte Regale, piazza Maggiore ti regala nuovamente un capolavoro barocco. La chiesa della Missione, dedicata a san Francesco Saverio si impone per la sua bella facciata in pietra arenaria ed entrando al suo interno puoi scoprire la geniale decorazione pittorica ideata da Andrea Pozzo, un capolavoro di trompe-l'œil e anamorfosi. La chiesa è visitabile grazie a Infinitum, un innovativo sistema di visita con visori VR e giochi di luce.

Dopo aver trascorso una nottata nel territorio monregalese, approfittando dell’ampia scelta tra hotel con tutti i confort, agriturismi e piccoli e accoglienti B&B  a misura di viaggiatore, ti resta il tempo per la visita al centro storico o per l’acquisto di un souvenir in ceramica monregalese. In seguito puoi spostarti a una dozzina di chilometri dalla città, a Bastia Mondovì. Qui la cappella di San Fiorenzo ti ammalia con la sua “biblia pauperum”, una rappresentazione visuale delle Sacre Scritture di grande impatto emotivo, come la visione onirica di paradiso e inferno, un ammonimento morale in chiave quattrocentesca.

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