Sorto probabilmente nel dodicesimo secolo, il borgo è possedimento dell’Abbazia di Pedona a lungo conteso dal Marchesato di Saluzzo, fino a essere compreso nel distretto di Cuneo, prima sotto il dominio angioino e poi di quello sabaudo. Cuore dell'abitato, la piazza di San Dalmazzo, su cui si affacciano la chiesa Parrocchiale, il municipio e l’ex confraternita di Santa Croce, recentemente restaurata e sede di iniziative culturali e incontri. La quiete la fa da padrona tra le strette vie di Roaschia, arricchite da murales dedicati a mestieri tradizionali e personaggi del luogo, mentre attorno sono molte le opportunità di svago.

Immersi nel Parco Naturale delle Alpi Marittime, d'inverno spazio alle attività outdoor sulla neve: escursioni con racchette, sci alpinismo e cascate di ghiaccio offrono ampia scelta per sportivi di ogni livello. Con la bella stagione è possibile dedicarsi all’arrampicata, affrontare diversi tracciati per trekking di medio raggio e percorsi mountain bike o visitare grotte e caverne della zona, come le Grotte del Bandito, oggi vera e propria riserva naturale.

Per chi volesse godersi solo un po’ di relax e sfuggire all’afa estiva, consigliato l’itinerario escursionistico di 3,3 km che conduce alla panoramica panchina gigante - di colore rosso, compresa nel circuito delle Big Bench ideato da Chris Bangle - sul Munt Turin. A pochi passi dall’abitato, all’inizio del vallone di Fontanafredda, si incontra inoltre la sorgente Dragonera, la più spettacolare della zona, facilmente accessibile grazie a un semplice percorso nel verde con annessa area attrezzata per pic-nic. In paese anche l’area attrezzata per camper in funzione da inizio aprile a fine settembre.

La buona cucina la fa da padrona, con piatti della tradizione che spaziano dai tipici tajarin alle torte di riso, dalla minestra di latte e castagne al formaggio di pecora. Da non perdere l’appuntamento autunnale con la fiera dedicata alla valorizzazione dell’attività di allevamento e di produzione dei prodotti caseari derivanti dalla pecora Roaschina, razza autoctona a rischio di estinzione oggi tutelata per la salvaguardia della biodiversità locale.