MUSEO DELL’ABBAZIA DI SAN DALMAZZO DI PEDONA - BORGO SAN DALMAZZO

La chiesa parrocchiale di San Dalmazzo offre spunti di visita interessanti sia dal punto di vista architettonico che storico-artistico quale centro del Cristianesimo nella zona delle Alpi Marittime. Il Museo dell’Abbazia di San Dalmazzo di Pedona è caratterizzato da un percorso di visita suggestivo che culmina nella cripta romanica della chiesa parrocchiale.

Orari

la domenica dalle ore 15 alle 18 (ultimo ingresso ore 17). Visite guidate alle ore 15.15 e 16.30.

Prima di partire verifica l'apertura contattando i riferimenti indicati.
MUSEO DELL’ABBAZIA DI SAN DALMAZZO DI PEDONA - BORGO SAN DALMAZZO
Via Ospedale, 2
Borgo San Dalmazzo

Tel.:

+39 0171 266 080


Email: iatborgo@visitcuneese.it
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Secondo la tradizione, dopo il martirio di San Dalmazzo il 5 dicembre 254, il corpo venne caricato su un carro trainato da due buoi, per poi essere seppellito dove sarebbe terminata la corsa degli animali. Fu così che i buoi si fermarono sull’altura dove si trova l’abbazia. Sul sepolcro viene eretta una chiesa venerata con grande devozione dalle popolazioni vicine. Nel corso del medioevo la cripta, che presenta elementi architettonici tipicamente longobardi, viene ampliata e modificata.

Successivamente diviene centro attivo della vita monastica grazie all'ordine benedettino che organizza a Pedona una grande abbazia. La struttura della chiesa attuale è quella romanica dell’XI secolo. Le antiche forme romaniche si ritrovano in larga parte nella facciata. Le aggiunte delle varie epoche sono evidenti all'interno.

Accanto, il Museo dell’Abbazia di San Dalmazzo di Pedona rappresenta un percorso affascinante attraverso la storia, che ha lasciato i segni evidenti di diverse epoche. L’allestimento è diviso in tre sezioni: museale, archeologico e Museo Parrocchiale, tra di loro concatenate in un percorso di visita suggestivo che ha il proprio cuore nella cripta romanica della chiesa parrocchiale.

Dall’entrata si notano gli indizi della complessa stratificazione delle strutture murarie che risalgono  a epoche diverse. Risulta infatti che il complesso doveva essere strutturato su tre livelli sovrapposti. Le tre sale espongono reperti di scavo e illustrazioni che permettono di ricostruire la storia dell’abbazia. Grazie a una ricca documentazione illustrata, è possibile osservare le evoluzioni dell’architettura che hanno portato alla costruzione dell’edificio.

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